SCAVO DI UN POZZO VICINO ALLA CENTRALE PREESISTENTE CON TURBINE A ROTAZIONE

Per raddoppiare la centrale è stato necessario scavare un foro profondo 20 metri per circa 40.000 m3, dall’impianto preesistente. Lo sbarco di argilla superiore è stato rimosso dagli escavatori a cucchiaia rovescia e una formazione calcarea stratificata è stata demolita per mezzo di fori di piccolo diametro ed esplosivi di emulsione. A causa della stretta vicinanza alla centrale elettrica esistente che doveva essere mantenuta funzionante, per produrre elettricità, l’impatto dovuto all’esplosione doveva essere tenuto sotto controllo e una velocità massima di 4 mm / s veniva imposta dalle turbine rotanti al seminterrato . Questa soglia bassa doveva essere mantenuta perché il sistema di monitoraggio della turbina era programmato per arrestarsi automaticamente con una velocità rilevata sull’asse di 6 mm / s, questo come avvertimento in caso di malfunzionamento meccanico che potrebbe portare al grippaggio.